Fino a pochi anni fa alcune patologie molto gravi ed invalidanti per gli occhi erano difficilmente individuabili. Oggi grazie ai progressi della ricerca medico-scientifica e a strumentazioni all’avanguardia è possibile accertare la natura di alcune patologie e, quando possibile, porvi rimedio.
Nel centro di Ottica il Dottor Moliterni esegue l’esame del fondo dell’occhio per valutare la presenza di infiammazioni. Quest’esame necessita dell’uso di alcune gocce di collirio midiatrico che dilatano la pupilla permettendo un’analisi approfondita del corpo vitreo, della retina centrale, della retina periferica e della porzione intraoculare del nervo ottico detta anche papilla ottica.
A fronte del riscontro evidenziato dall’esame del fondo oculare l’oculista decide se approfondire o meno l’analisi del nervo ottico.
A tal proposito, una delle novità più interessanti è il GDX presso Monterotondo, un’apparecchiatura che consente, appunto, l’osservazione e lo studio della porzione interna del nervo ottico.
Questa meravigliosa apparecchiatura consente di studiare il nervo ottico nella porzione interna dell’occhio, quella interessata da patologie molto importanti come il glaucoma, le neuriti e il diabete e di individuarne la causa.
Il GDX è in grado di studiare le modificazioni delle fibre nervose che, quando si danneggiano, determinano l’insorgenza di infiammazioni e lesioni più o meno gravi. La macchina è in grado di rielaborare un’immagine tridimensionale del nervo ottico senza che sia necessaria la collaborazione del paziente. Ciò significa che, a differenza di altri esami nei quali il paziente è chiamato ad intervenire, dichiarando l’avvenuta percezione di segnali luminosi con una grave incidenza di errori, nel GDX il paziente è passivo. L’esame è indolore: non si usano né colliri né mezzi di contrasto. Proprio perché assolutamente non invasivo, il test può essere ripetuto più volte e i risultati messi a paragone tra loro per una diagnosi il più possibile precisa e continuativa.
Sottoponendosi ad un esame GDX a Monterotondo, è possibile individuare e tenere sotto controllo tutte le malattie che danneggiano il nervo ottico permettendo al medico di decidere insieme al paziente il trattamento migliore e la soluzione più consona.
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